Acne che non va via

Alessandro ha 17 anni.
Con l’arrivo della pubertà ha sviluppato uno dei problemi di salute peggiori, almeno dal punto di vista di un adolescente: l’acne.
Dopo avere provato con tutte le soluzioni fai da te, come creme e detergenti locali, proposte dagli amici e viste in televisione, e dopo averne riscontrata l’inefficacia, decide infine di rivolgersi al dermatologo di fiducia.
Lo specialista prescrive un farmaco, doxiciclina, 100mg dopo pranzo per 3 mesi, anche a causa della comparsa di lesioni cicatriziali.
Dopo un paio di settimane di terapia, data l’insorgenza di acidità di stomaco, il paziente si rivolge al medico di famiglia per la prescrizione di un antiacido. Inizia pertanto ad assumere famotidina, 40mg 1 volta al giorno, oltre a un gel orale a base di acido ialuronico.
Dopo alcuni giorni lamenta anche la comparsa di diarrea.
Non volendo assumere altri medicinali, invece di acquistare in farmacia uno dei numerosi probiotici disponibili, il paziente opta per una alimentazione inclusiva di uno yogurt giornaliero.
Con questi accorgimenti, i sintomi legati agli effetti collaterali sembrano finalmente risolversi, e Alessandro porta a termine la terapia.
Alla sua conclusione, però, sembra che nulla sia cambiato a livello delle lesioni dermatologiche.
Affranto, Alessandro si rivolge nuovamente al dermatologo, che riscontra una interazione.
Quale tra le seguenti potrebbe avere influito sull’efficacia del farmaco?