Allergia, asma e un farmaco da cambiare

Chona ha 63 anni.
Originaria del sud America, si è trasferita in Italia ormai 10 anni fa.
È sovrappeso e, a seguito di un lieve rialzo della glicemia individuato agli esami del sangue, assume da diversi anni metformina, 500mg a colazione e a cena.
È inoltre in terapia con colecalciferolo, 25.000 UI una volta al mese per una carenza di vitamina D.
Infine, essendo affetta da onicomicosi, esegue cicli di itraconazolo in compresse: 200mg al giorno per una settimana al mese per tre mesi.
Questa terapia viene ripetuta dalla nostra paziente almeno due volte l’anno.
Da quando è venuta a vivere in pianura Padana, poi, ha sviluppato una fastidiosa allergia stagionale alle graminacee.
Questa si manifesta principalmente con una rinite allergica, in trattamento con cetirizina, 10mg alla sera, con beneficio.
Negli ultimi mesi ha però presentato anche una sintomatologia simil asmatica.
Il medico di famiglia ha recentemente richiesto una spirometria, che ha confermato la diagnosi. Pertanto le viene prescritta una nuova terapia: fluticasone e vilanterolo per via inalatoria, un puff al mattino.
Quando Chona si reca in farmacia a ritirare il nuovo farmaco, però, il farmacista la avverte che il software regionale per le interazioni farmacologiche ha rilevato una pericolosa interferenza tra due principii attivi e le consiglia di tornare dal medico per rivalutare la situazione.
Quale interazione è stata rilevata dal software?