Anche gli integratori possono dare interazioni

Anche gli integratori possono dare interazioniLaura ha 55 anni e vive in un capoluogo di provincia del centro Italia.
Le sue condizioni di salute sono buone e si reca raramente dal suo medico curante, nella maggior parte dei casi per farsi preparare le prescrizioni relative alle terapie croniche che assume.

La signora è infatti affetta da una forma lieve di ipertensione, per cui assume perindopril, 4 mg alla mattina; da ipercolesterolemia, in trattamento con simvastatina 20 mg alla sera; da una riduzione del tenore di calcio a livello osseo, in terapia con colecalciferolo, 25.000 UI una volta al mese.

Oltre a essere ipercolesterolemica, Laura è anche sovrappeso, motivo per cui si reca dal nutrizionista.

Viene prescritta una dieta ferrea che la signora segue con diligenza.

Dopo alcune settimane, a causa della comparsa di una fastidiosa e persistente sensazione di bruciore gastrico, si reca dal suo medico che, al termine degli accertamenti, diagnostica una infezione da Helicobacter pylori.

Prescrive pertanto la terapia eradicante, che consiste nell’impiego per 7 giorni di claritromicina 500 mg, due volte al giorno; metronidazolo 500 mg, sempre due volte al giorno; pantoprazolo 40 mg una volta al giorno.

Sentendosi minacciata dal gran numero di medicine che si trova ad assumere, Laura consulta nuovamente il nutrizionista per capire se queste nuove terapie possano influire negativamente sul proprio metabolismo ed in particolare a livello del fegato.
Il nutrizionista, allora, consiglia un integratore che, tra i numerosi principi attivi, contiene 140 mg di silimarina, da assumere 2 volte al giorno.
Infatti la silimarina, principio attivo fitoterapico tratto dal cardo mariano, è utilizzato frequentemente come epatoprotettore.

Dopo un mese, Maria esegue gli esami di controllo per verificare l’eradicazione del batterio.
Il risultato è però ancora positivo: la terapia non ha avuto successo.
La signora torna dal medico di famiglia che spiega che la terapia non ha sempre i risultati sperato. Sospetta inoltre che sia stata ostacolata da una interazione tra silimarina e un altro farmaco. Quale?


 Silimarina e pantoprazolo
 Silimarina e metronidazolo
 Silimarina e claritromicina


 Nefrotossicità
 Inefficacia della terapia
 Potenziamento dell’attività cardiotossica


 Assorbimento ridotto a livello gastrico
 Impegno dei citocromi epatici
 Aumento dell’escrezione renale


 Sì
 È sufficiente un aumento del dosaggio
 No


 No. La paziente deve aspettare la guarigione spontanea
 No. La paziente deve sospendere silimarina
 Sì. Sostituire silimarina con iperico

 
 
 

 
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