Antibiotici, non sono tutti uguali!

Luigi Giovanni Domenico (chiamato da tutti Domenico) è nato nel 1935.
Ha lavorato fino a pochi anni fa come titolare di una farmacia e ha condotto una vita parca e moderata.
Soffre, in forma lieve, delle tipiche patologie della sua età, ovvero: ipertensione arteriosa per la quale assume amlodipina 5 mg e bisoprololo 1,25 mg; ipertrofia prostatica benigna, in trattamento con dutasteride 0,5 mg; un inizio di diabete di tipo II, per cui prende metformina 500 mg a pranzo e cena.
Negli ultimi tempi, con l’arrivo dell’estate, si sono presentati con relativa frequenza anche degli episodi di prostatite.
Domenico li ha trattati in autonomia: ha ancora accesso alle risorse della farmacia di sua proprietà.
Essendo allergico alle penicilline, generalmente impiega per queste riacutizzazioni nitrofurantoina, al dosaggio di 100 mg 4 volte al giorno.
Dato che stavolta i sintomi sono tornati da meno di un mese dall’ultimo episodio, sospettando una resistenza all’antibiotico, l’ex-farmacista decide di cambiare e di assumere trimetoprim-sulfametoxazolo, 160+800 mg, due volte al giorno per 8 giorni.
È una scelta corretta?