Cardiopatia, diabete e interazioni farmacologiche

Lorenzo ha 69 anni.
Da giovane ha sempre trascurato la propria salute.
Ha fumato due pacchetti di sigarette al giorno per 20 anni ed è stato un cultore di grigliate e carni rosse.
A 50 anni pesava 110 kg per 1.80 di altezza.
Lorenzo non ha mai visto il proprio medico fino al 2010, quando ha avuto un’ischemia cardiaca. In quell’occasione, i cardiologi interventisti sono riusciti a posizionare uno stent e a salvargli la vita.
Da allora ha smesso di fumare; segue una dieta a 1500 kcal al giorno; assume cardioaspirina 100 mg, bisoprololo 1,25 mg e nitroglicerina in cerotti da 5mg/24h.
In seguito alle analisi, è risultato anche affetto da diabete di tipo II, motivo per cui attualmente prende metformina 500 mg a pranzo e cena.
Negli ultimi mesi Lorenzo lamenta risvegli notturni: si alza per andare in bagno in media 4 volte per notte. Si reca dunque dall’urologo, che riscontra un’ipertrofia prostatica benigna e suggerisce una terapia con dutasteride 0,5 mg.
Contestualmente, il paziente chiede se può avere un aiuto per la sfera sessuale. L’urologo non è stupito: la presenza di problemi cardiaci e diabete si associa frequentemente alla disfunzione erettile. Chiede quali medicine sta prendendo e, non avendo riscontrato interazioni particolari con le compresse che Lorenzo assume quotidianamente, prescrive sildenafil.
Date le comorbilità, al dosaggio di 100 mg.
Dopo una settimana, Lorenzo finalmente prova la nuova terapia.
È emozionato e al momento clou…sviene.
Si reca quindi dal proprio medico di famiglia, che osserva l’elenco dei medicinali di Lorenzo e capisce subito che qualcosa non quadra.