Caso clinico: gastrite ricorrente in politerapia

Gastrite ricorrente in politerapiaLa signora Maria, 67 anni, si reca presso l’unica farmacia del piccolo paese di campagna in cui vive per acquistare i farmaci prescritti dal proprio medico di famiglia.

Assume in cronico un antipertensivo, olmesartan, e un antiaggregante piastrinico, clopidogrel.

Quest’ultimo è stato prescritto dal neurologo a seguito di un sospetto TIA, presentatosi come singolo episodio di disorientamento spazio-temporale e difficoltà ad articolare le parole.

Inizialmente era stato prescritto acido acetilsalicilico, poi sostituito con clopidogrel a seguito di episodi ricorrenti di gastrite. In realtà questi episodi permangono tutt’ora, motivo per cui la signora, poco prima, si è recata dal medico di famiglia che le ha prescritto un inibitore di pompa, esomeprazolo, e ha rinnovato le ricette per le terapie croniche.

La signora consegna le ricette al farmacista, che però nota qualcosa. Chiede alla signora di aspettare mentre contatta il medico di famiglia prescrittore.


 Esomeprazolo e clopidogrel
 Olmesartan e clopidogrel
 Esomeprazolo e olmesartan


 Un sanguinamento gastrointestinale
  Una recidiva di TIA
  Danno epatico


 Spiazzamento dalle proteine carrier plasmatiche
 Interferenza a livello dei citocromi epatici
 Diminuzione dell’escrezione renale


 Sì
 È sufficiente una riduzione del dosaggio
 No


 No. La paziente deve sospendere clopidogrel per una settimana poi riprenderlo
 Sì. E' sufficiente sostituire esomeprazolo con omeprazolo
 Sì. E' sufficiente sostituire esomeprazolo con pantoprazolo o famotidina (non cimetidina che interferisce a livello di citocromi epatici)

 
 
 

 
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