Il cuore rallenta: l'insospettabile interazione

Lorenzo ha 48 anni.
Oltre ad una rinite allergica stagionale da graminacee, che tratta con cetirizina, 10mg al giorno nel periodo della fioritura, è affetto da ipertrigliceridemia costituzionale, per cui assume Omega 3, 1000mg 3 volte al giorno come terapia cronica.
A seguito di una visita per l’idoneità sportiva non agonistica, effettuata per ottenere il certificato di buona salute necessario a partecipare ad un corso di nuoto organizzato nella piscina sotto casa, gli viene riscontrata una extrasistolia ventricolare, finora totalmente asintomatica.
Inviato prontamente in visita dall’aritmologo, gli viene prospettata la possibilità di un’ablazione cardiaca, in attesa della quale viene posto in terapia con edoxaban, 60mg una volta al giorno.
Viene inoltre iniziata una terapia antiaritmica con propafenone, 325mg 2 volte al giorno, a seguito della comparsa di palpitazioni sintomatiche, al fine di mitigarle in attesa dell’intervento.
Pochi giorni fa, Lorenzo viene inoltre contagiato da un virus gastroenterico, trasmessogli da suo figlio di quattro anni.
Lorenzo decide dunque di contrastare il sintomo principale dell’infezione, la diarrea, con un farmaco da banco, loperamide, assumendone 2 compresse da 2 mg dopo la prima scarica, poi 1 compressa dopo le scariche successive come da indicazioni sul foglietto illustrativo.
Il giorno successivo, risoltasi la diarrea, compaiono tuttavia altri sintomi: sonnolenza, vertigini, malessere generale.
Quale interazione può essere responsabile di questa sintomatologia?