Al vosto medico, dite tutto cio' che prendete?

L'uso concomitante della medicina complementare (CM) e della medicina convenzionale sono frequenti e comportano
rischi potenziali, spesso sottovalutati dai pazienti, che trascurano di dirlo al proprio medico.
Quanto è ampio il problema e perchè accade lo ha dimostrato una revisione sistematica di studi osservazionali pubblicati nel periodo 2003-2016 condotta dall'University of Techology di Sydney e dell'Australian Research Centre in Complementary and Integrative Medicine.
Sono stati inclusi ottantasei articoli. Quattordici sono stati selezionati per la meta-analisi sulla quota di comunicazione al medico dell'uso di CM a base biologica, rivelando che
solo il 33% dei pazienti (IC 95%: 24% - 43%) dice al medico che assume una terapia complementare.
Le ragioni della mancata divulgazione includevano la mancanza di richiesta da parte del medico stesso, la paura della sua disapprovazione, la percezione della comunicazione come non importante, la mancanza di tempo e la convinzione che CM fosse sicura.
Pare quindi che la comunicazione paziente-medico giochi un ruolo fondamentale e vada assolutamente incoraggiata, per evitare il richio di interazioni e potergli fornire una cura sicura ed efficace.
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Per evitare che si assumano o prescrivano terapie che possono interagire tra loro, Medilogy mette a disposizione
Medidrug e
Farmatutor, il software e la applicazione mobile rispettivamente studiati per i medici e i cittadini, che includono nel data base anche alimenti e integratori.
Medidrug correla l'avviso di interazione con la documentazione EBM a supporto.
Ad esempio,
per l'iperico si segnalano ben 299 interazioni!
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