La Evidence based medicine: non sulla carta, ma nella clinica
L’articolo relativo ai dati presentati in una comunicazione all’Evidence Live 2018 ad Oxford dal Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM) e finanziata dalla Fondazione Gimbe dimostra come, senza entrare nel merito dello studio, i nostri studenti siano capaci, non ancora laureati, di cimentarsi nella conduzione di una ricerca scientifica con la preparazione ottenuta durante il corso di Laurea in Medicina.
Questo è per la Comunità Accademica un lodevole risultato a cui plaudiamo, anche se l’indagine è fatta su un campione di più di 600 studenti tuttavia non rappresentativo dei più di 50000 iscritti ai CLMs di Medicina e Chirurgia e le informazioni raccolte sono devianti in quanto cercano di individuare dei termini metodologici in documenti che descrivono obiettivi formativi o risultati di apprendimento.
Infatti, un “corso monografico di EBM” non può esistere in quanto da decenni per la medicina clinica e scientifica l’EBM è un metodo di lavoro e non una disciplina da insegnare.
Dalla pubblicazione del libro “
Evidence Based Medicine: How to practice and Teach EBM”, pubblicato da Sackett, Haynes e Richardson nel 1997 le Conferenze Permanenti dei Presidi e dei Presidenti dei Corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia hanno sempre di più utilizzato la medicina basata sull’evidenze come un telaio metodologico dove tessere i corsi integrati.
In tutti i curricula nazionali ogni unità didattica elementare è sempre declinata sulla EBM. Inoltre, come è noto a tutta la comunità universitaria l’attivazione del DM 270/2004 prevedeva nella sua stesura l’utilizzo della “evidence based medicine” all’interno di tutti i piani di studio in Medicina e Chirurgia.
Come Conferenze Nazionali, abbiamo condotto, in questi numerosi anni di attività, cospicue indagini conoscitive, nell’ambito dei diversi Corsi di Medicina e Chirurgia Italiani, allo scopo di implementarvi metodologie pedagogiche innovative basate sulla letteratura internazionale. La Medicina è una scienza in continuo cambiamento e evoluzione e ogni Docente non puo’ fare a meno dell’EBM per erogare i suoi corsi integrati con i contenuti più attuali e con “forti evidenze”. Non si insegna l’EBM come se fosse una materia di esame, ma si usa l’EBM come metodologia per insegnare.
Continua a leggere la lettera al Direttore di Quotidiano Sanità inviata da
Prof. Carlo Della Rocca
Presidente della Conferenza Permanente
Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia
Prof. Stefania Basili
Presidente della Conferenza Permanente
Dei Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
Prof. Andrea Lenzi
Presidente dell’Intercollegio di Area Medica