I device open source portano benefici tangibili nella cura del diabete

I risultati dello studio CREATE, un RCT condotto in Australia, hanno mostrato come i sistemi open source di somministrazione automatizzata di insulina (AID) possano costituire una terapia sicura ed efficace per le persone con diabete di tipo 1.
I sistemi AID combinano un microinfusore per insulina, un sistema di monitoraggio continuo del glucosio e un algoritmo che regola automaticamente la somministrazione del farmaco, generalmente ogni cinque minuti, per mantenere stabile la glicemia.

La tecnologia è stata ideata dagli stessi malati e condivisa gratuitamente secondo la filosofia dell’open-source.
L’idea è di beneficiare reciprocamente delle evoluzioni successive portate a termine dagli sviluppatori di tutto il mondo.
I primi sistemi di questo genere sono stati sviluppati precedentemente rispetto ai device commerciali attualmente in vendita e sono attualmente utilizzati dai diabetici di tutto il mondo.

Il trial ha valutato la sicurezza e l'efficacia del sistema open source più utilizzato, che impiega l'algoritmo OpenAPS derivato da AndroidAPS.
Sono stati reclutati 97 pazienti, con poca o nessuna esperienza con questa tecnologia, il 50% dei quali bambini tra i 7 e i 15 anni.
Sono stati analizzati i valori ematici dei partecipanti per 24 settimane.

Il gruppo di controllo è consistito nella “terapia con pompa insulinica potenziata da sensori” (SAPT). I risultati hanno mostrato come, tra gli arruolati, sia i bambini che gli adulti abbiano presentato valori ematici di glucosio più stabili utilizzando il sistema AID open source rispetto al trattamento senza automazione (SAPT).

Due partecipanti si sono ritirati dall'AID a causa di problemi hardware.

Sebbene l'AID open source non sia stato ancora approvato dagli enti regolatori (FDA e EMA), i risultati sono incoraggianti e indicano che questa tecnologia sia potenzialmente sicura ed efficace, potendo affiancare i medical device già approvati per la cura del diabete.
 
Open-Source Automated Insulin Delivery in Type 1 Diabetes