Il Consiglio Superiore di Sanità traccia il futuro dell'Intelligenza Artificiale in Italia

Il Gruppo di lavoro “Intelligenza Artificiale – A.I.” del Consiglio Superiore di Sanità ha analizzato lo stato dell’arte dei software medici che rientrano in questa categoria, identificandone potenzialità e pericoli.
Scopo, tracciare le proposte utili ad una futura implementazione ed evoluzione del sistema sanitario.
Nel documento si evidenzia come l’Intelligenza Artificiale si stia diffondendo velocemente in ambito medico e, in particolare, nella diagnostica per immagini.
In un prossimo futuro gli operatori dovranno confrontarsi con algoritmi informatici che indirizzeranno, più meno autonomamente, i percorsi diagnostici e terapeutici.
Sono prevedibili conseguenze anche sulle modalità decisionali per i medici, che potranno dover supervisionare il lavoro delle macchine, e perfino sul rapporto tra medico e paziente, che si dovrà confrontare con un “terzo attore” digitale.
Sono ancora molte le criticità, legate ad esempio all’uso di sistemi privi di una rigorosa validazione scientifica, a possibili violazioni della privacy e ad aspetti discriminatori.
Pertanto, è necessario evitare lo sviluppo incontrollato e non governato dell’AI.
Nel documento sono elencate una serie di proposte operative finalizzate sia all’introduzione in modo sicuro dei software di AI nella pratica clinica che alla implementazione di infrastrutture e modalità di governance contestualizzate alla realtà del nostro Paese.
Questo per garantire una evoluzione rapida e competitiva a livello internazionale.
I sistemi di intelligenza artificiale come strumento di supporto alla diagnostica