Paracetamolo o ibuprofene per tutti?

Dal rofecoxib in poi, gli eventi avversi cardiovascolari da FANS sono attentamente monitorati. Tuttavia i FANS sono ampiamete utilizzati, sia sotto prescrizione (verifiche e controlli possibili
con gli strumenti adatti) sia senza prescrizione.
Di recente pubblicazione,
una analisi sulla sicurezza farmacologica sulla base dei dati di ricovero in Francia per sindrome coronarica acuta entro 3 mesi dalla prescrizione di ibuprofene o paracetamolo ha concluso che non vi erano prove di un aumentato rischio nei pazienti trattati con ibuprofene rispetto al paracetamolo.
Tuttavia, nei primi 15 giorni di trattamento ci sono stati 2,4 / 10000 eventi negli utilizzatori di ibuprofene rispetto a 1,3 / 10000 negli utilizzatori di paracetamolo, con un rapporto di rischio pari a 1,7.
Questa differenza è stata determinata dal sottogruppo di utilizzatori di aspirina a basse dosi (5% della popolazione totale dello studio), probabilmente perché l'aspirina è prescritta a pazienti con alto rischio cardiovascolare o pazienti con malattia CV accertata.
Ciò è dovuto sia alla tossicità diretta dell'ibuprofene che all'interazione tra l'ibuprofene e l'aspirina che si traduce in una ridotta attività antiaggregante dell'aspirina in soggetti ad alto rischio. Secondo questi risultati, sarebbe meglio evitare ibuprofene negli utilizzatori di aspirina a basse dosi.
Una recente meta-analisi sul rischio di infarto miocardico acuto (IMA) con FANS ha comunque dimostrato un aumento del rischio di IMA associato a tutti i FANS, selettivi e non selettivi, con il maggior rischio osservato con dosi più elevate di farmaco e durante il primo mese di trattamento.
Quindi, gli utilizzatori di FANS hanno un rischio di eventi cardiaci che dipende principalmente dalla dose e dal profilo di rischio CV del paziente.
D'altrocanto,
in un altro studio i ricercatori
hanno dimostrato che il paracetamolo è associato ad un significativo aumento della pressione arteriosa ambulatoriale nei pazienti con malattia coronarica e che quindi va evitato in pazienti a rischio CV.
Forse si dovrebbe concludere che "Tutti i farmaci sono pericolosi, e alcuni potrebbero anche essere utili ".
Gli studi dalla real life sono fondamentali in quanto riportano quanto accade nei soggetti che frequentemente utilizzano farmaci anche in associazione ad altri.
I FANS sono di sicuro utili per la loro azione farmacologica ma un utilizzo non controllato può comportare effetti avversi a vari livelli, compreso quello cardiovascolare. E' importante mantenere alta l'attenzione sugli eventi avversi e le interazioni farmacologiche.
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